vellutata senza burro e senza glutine

Vellutata senza burro e senza glutine

Fuori fa freddo e abbiamo voglia di tornare a casa a mangiare un piatto caldo di verdure.

Facciamo assieme una vellutata speciale con patate, topinambur, carote e ceci, senza burro e senza glutine.

DIFFICOLTA’      facile   PORZIONI  4 porzioni di vellutata
GLUTINE               no
LATTICINI             no
VEGETARIANO    si

Ingredienti

300 g di topinambur o di sedano rapa o di patate americane
300 g carote
2 patate
200 g circa di ceci lessati
1 cipolla
aglio
rosmarino
farina di riso
olio evo

Prepariamo la vellutata

1) Peliamo circa 300g di topinambur dopodiché va immerso nell’acqua fredda possiamo metterlo nella stessa ciotola delle patate precedentemente pelate e tagliate.
Per questa ricetta ho utilizzato 2 patate medie.
Sia le patate che i topinambur contengono poca acqua e quindi vanno immerse nel liquido perché tenderebbero velocemente a disidratarsi.

2) Passiamo le patate e i topinambur tagliati a rondelle nella farina di riso.


3) Tagliamo mezza cipolla a rondelle e passiamo anche questa nella farina.Ho preferito utilizzare questa farina di riso per evitare problemi di intolleranza ma se volete si può utilizzare quella normale con glutine.

Tagliamo a tocchetti anche 300 g di carote e passiamo anche queste nella farina.

Cuociamo le verdure

1) Mettiamo in una pentola capiente, quattro cucchiai d’olio e uno spicchio d’aglio.
Fuoco vivace e aggiungiamo tutte le verdure infarinate.
Facciamo tostare la farina e abbrustolire le verdure.
Questo accorgimento farà esaltare il sapore della vellutata.

2) Quando la farina sarà diventata color nocciola, aggiungiamo l’acqua che deve coprire leggermente le verdure, uniamo circa 100 g di ceci lessi e facciamo sobbollire.

3) Mentre la vellutata sta cuocendo prepariamo l’olio aromatizzato oppure possiamo farlo il giorno prima.
E’ semplicissimo basta mettere in un pentolino mezzo bicchiere di olio extra vergine d’oliva, dell’aglio spellato e del rosmarino e scaldarlo per circa 15 minuti a fuoco super dolce.
4) Per rifinire la vellutata facciamo soffriggere mezza cipolla tagliata a rondelle con 100 g di ceci lessi e un rametto di rosmarino.

5) Quando le verdure saranno cotte, passiamo il frullatore a immersione sino a ottenere un composto liscio.
Mettiamo l’olio aromatizzato dentro un biberon, così si chiama nelle cucine professionali ed è un contenitore utilissimo.
Ora impiattiamo la vellutata senza burro e senza glutine.
Con questa buona vellutata vi consiglio di gustarla con una buona focaccia fatta in casa.
Per vedere la mi ricetta CLICCA QUI 

L’olio aromatizzato

Fare l’olio aromatizzato è semplicissimo, si utilizzano aglio, rosmarino e olio evo.
Si fa raffreddare e si mette in un contenitore. Nelle cucine professionali in genere si trasferisce nel biberon, una bottiglietta di plastica con un beccuccio per controllare la quantità di liquido da controllare.
Questo olio aromatizzato oltre che insaporire le vellutate è eccezionale per condire la carne.
Gli ingredienti possono variare, assieme all’olio si possono  utilizzare: pepe in grani, salvia, limone, alloro, peperoncino, basilico, salvia, tartufo, zenzero, timo, curcuma..
E’ importante scaldare l’olio a fuoco dolcissimo ed è essenziale che nella padella non entri nemmeno una goccia d’acqua; quindi è importante che tutti gli ingredienti siano ben asciutti.

 


 

FRASE DI INCORAGGIAMENTO

“Il concetto di karma in senso buddista viene spesso frainteso anche in oriente, dove ha una lunga storia ed è tuttora presente in numerose culture.
In passato questo principio è stato usato in modo negativo per far sì che i membri svantaggiati della società accettassero le condizioni di vita che si trovavano ad affrontare. Secondo questa interpretazione “rivolta al passato” loro stessi ne erano stati gli artefici, e la sofferenza presente non era che la conseguenza di azioni negative che avevano posto nel passato.

Così, giudicandosi riprovevoli e colpevoli della propria situazione, molti venivano presi da un senso di impotenza. Questa però è una distorsione del significato buddista di karma. Accettare l’idea del karma non significa vivere oppressi dalla colpa e con l’incertezza di non conoscere le cause passate della propria infelicità, ma al contrario significa avere fiducia che il destino è nelle nostre mani e che abbiamo il potere di trasformarlo al meglio in ogni momento.”

Tratto dal sito Sgi Italia

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